Salotto letterario

Carson — Benvenuta, Anne!

Car­son — Ben­ve­nu­ta, Anne! 

In mol­ti in Ita­lia aspet­ta­no da anni i suoi sag­gi, mai pub­bli­ca­ti in ita­lia­no. La quar­ta autri­ce del nostro cata­lo­go è Anne Car­son, “una degli auto­ri più impor­tan­ti del­la nostra era”, come reci­ta la moti­va­zio­ne del pre­mio Prin­ci­pes­sa del­le Astu­rie, vin­to dall’autrice poche set­ti­ma­ne fa.

“Scrit­tri­ce sapien­te”, dice di lei Harold Bloom, cul­tri­ce del­la let­te­ra­tu­ra gre­ca e lati­na, tra­dut­tri­ce, poe­tes­sa e antro­po­lo­ga, Car­son è tra le mas­si­me voci del­la let­te­ra­tu­ra cana­de­se e, più in gene­ra­le, anglofona.

Di lei tra­dur­re­mo tut­ti i sag­gi: ope­re tra­sver­sa­li, che per­cor­ro­no ram­pe di liri­smo puro, pog­gian­do­si, gra­di­no dopo gra­di­no, sui gran­di clas­si­ci del pen­sie­ro. Cor­ri­ma­no sal­do: la strut­tu­ra argo­men­ta­ti­va, i ricor­si dram­ma­tur­gi­ci e una cora­li­tà di cita­zio­ni da ogni lin­gua. L’opera di Anne Car­son non cono­sce peri­me­tri e rifug­ge le eti­chet­te. È let­te­ra­tu­ra puris­si­ma, que­sto è cer­to. Un’epitome mae­sto­sa del­la nostra epo­ca. E Uto­pia se ne occu­pe­rà a lungo.