Ritratto di Massimo Bontempelli

Mas­si­mo Bon­tem­pel­li nac­que a Como nel 1878. Auto­re tra i più inno­va­ti­vi del nove­cen­to ita­lia­no, fu padre ed espo­nen­te di spic­co del rea­li­smo magi­co. Sag­gi­sta, dram­ma­tur­go e tra­dut­to­re, col­la­bo­rò assi­dua­men­te alle pagi­ne di rivi­ste e gior­na­li (il Cor­rie­re del­la Sera, Il Mes­sag­ge­ro, l’U­ni­tà). Ven­ne elet­to acca­de­mi­co d’I­ta­lia, ma all’in­do­ma­ni del­l’ap­pro­va­zio­ne del­le leg­gi raz­zia­li pre­se le distan­ze dal fascismo.

Com­pa­gno del­la scrit­tri­ce Pao­la Masi­no, ami­co dei sur­rea­li­sti Gior­gio de Chi­ri­co e Alber­to Savi­nio, si distin­se come cura­to­re edi­to­ria­le e ani­ma­to­re cul­tu­ra­le. Lavo­rò per il tea­tro con Lui­gi Piran­del­lo. Insi­gni­to del pre­mio Stre­ga nel 1953, morì a Roma nel 1960.

Tra le sue ope­re di mag­gior suc­ces­so, “Gen­te nel tem­po”, “Il figlio di due madri” e “Vita e mor­te di Adria e dei suoi figli”, tut­te in cor­so di pub­bli­ca­zio­ne pres­so Utopia.