Ritratto di Piero Scanziani

Pie­ro Scan­zia­ni nac­que a Chias­so, nel­la Sviz­ze­ra ita­lia­na, nel 1908. Gior­na­li­sta e invia­to, viag­giò a lun­go tra l’Eu­ro­pa, l’A­sia e l’A­me­ri­ca, sog­gior­nan­do più vol­te in India e in Cina.

Negli anni del regi­me, la sua casa di Ber­na diven­ne un cena­co­lo di intel­let­tua­li anti­fa­sci­sti, ospi­tan­do tra gli altri Indro Mon­ta­nel­li, Alber­to Mon­da­do­ri e Sem Benel­li. Auto­re di roman­zi e sag­gi let­te­ra­ri, col­ti­vò con suc­ces­so la dram­ma­tur­gia e la cinologia.

Tra le sue ope­re, in cor­so di pub­bli­ca­zio­ne pres­so Uto­pia, spic­ca­no il sag­gio “Avven­tu­ra del­l’uo­mo” e il roman­zo “Libro bian­co”. La lin­gua poe­ti­ca del­le sue inda­gi­ni antro­po­lo­gi­che, vena­te di spi­ri­tua­li­tà e tra­scen­den­za, gli val­se pre­sto la fama inter­na­zio­na­le, coro­na­ta dal­l’as­se­gna­zio­ne del pre­mio Schil­ler. Negli anni ottan­ta il filo­so­fo Mir­cea Elia­de sosten­ne per due vol­te la sua can­di­da­tu­ra al pre­mio Nobel per la let­te­ra­tu­ra. È mor­to a Men­dri­sio nel 2003.