
“Ho conosciuto Ananda Devi dapprima come poetessa. Il suo francese prezioso, evocativo e colmo di riferimenti alla tradizione mauriziana mi ha sorpreso subito. La sua analisi sulle periferie africane, come sublimazione delle periferie dell’anima, mi ha convinto poi che si trattasse di un’autrice potente. Qualche anno dopo, a febbraio del 2020, quando è nata Utopia, ho provato a scriverle, interessato alla sua produzione narrativa. Ananda si è imposta da anni all’attenzione della critica in tutto il mondo, ma in Italia non le è stato ancora riconosciuto lo spazio che merita.
Il suo editore francese è Gallimard, la casa editrice letteraria più importante in Europa. Con enorme timore, ho provato a manifestare l’interesse di Utopia nella traduzione dei suoi romanzi, scrivendo a Stefano Sampietro, la persona che segue in Francia la produzione di Ananda.
In pochi giorni, è arrivato un meraviglioso via libera.
Una delle autrici africane più amate di oggi sarebbe entrata nel catalogo di una casa editrice senza libri, ancora lontana dall’approdo in libreria.
Ad Ananda, perciò, Utopia deve tanto. Molti autori internazionali, gli stessi che nei mesi successivi avrei contattato per invitarli a entrare in catalogo, hanno accettato la mia offerta rassicurati dalla presenza autorevole di un’autrice di quel calibro”. (Gerardo Masuccio, Editor)