
Gabriel García Márquez e il nostro Camilo José Cela sono stati, secondo molti critici, le più grandi voci della letteratura spagnola del secondo ‘900. Incarnavano, ciascuno su una sponda diversa dell’Atlantico, due modelli rivoluzionari di scrittura che hanno influenzato molte generazioni.
Cultori del plurilinguismo, abili deformatori della lingua e interpreti di uno spagnolo moderno e vivace, i loro libri rappresentano un’autentica emancipazione letteraria per la Spagna, nel caso di Cela, e per il Sudamerica, nel caso di Márquez, perché entrambi hanno guidato le rispettive letterature verso una rinascita internazionale di cui molti scrittori più giovani hanno poi beneficiato.
Qui, insieme, nel 1997, in Messico, per il Primo Congresso Internazionale della Lingua Spagnola.